Attenzione al Gabinat

03.01.2025

Se il giorno dell'Epifania qualcuno vi incontra e vi urla "Gabinat", non preoccupatevi! Non è una parolaccia, ma un'antica tradizione portata avanti soprattutto dai bambini dell'alta valle della provincia di Sondrio. Non dovete offendervi, anzi, dovrete elargire un dono, perché la tradizione vuole che, nell'incontro tra due persone, il primo che pronuncia la fatidica parola abbia diritto a un premio: un dolce, frutta secca, noci ,castagne, la cupeta, il famoso dolce valtellinese a base di miele e noci.

Non abbiate fretta, però: il debito dovrà essere saldato entro il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio.

L'usanza varia a seconda delle zone. A Sondrio e a Teglio il "Gabinat" va dal mezzogiorno del 5 gennaio al mezzogiorno del 6 gennaio; a Bormio, invece, dai Vespri della vigilia dell'Epifania fino al tardo pomeriggio del giorno successivo. A Sondalo inizia con il suono delle campane alle ore 15 del 5 gennaio e dura fino al tardo pomeriggio del 6 gennaio, mentre all'Aprica si celebra dalla mattina del 5 fino a mezzogiorno del 6 gennaio.

In alcune località il pagamento del premio deve essere fatto con tre doni, come tre arachidi, tre mandarini o tre caramelle. In Valdidentro e in Valfurva è invece consuetudine che i bambini cerchino di vincere il "Gabinat" con i propri padrini di battesimo.

Un'altra variante della tradizione riguarda il nome, che cambia a seconda delle località: a Cepina e in Valfurva si dice Gabinèt, a Semogo Ghebinèt, mentre a Livigno Ghibinèt.

C'è anche una risposta che, secondo alcuni, evita il pagamento obbligatorio: "Tira la coa al gat!" (Tira la coda al gatto). Tuttavia, gli esperti confermano che questo detto non ha alcun valore per sottrarsi al pagamento.

Infine, il "Gabinat" vale solo se le persone si incontrano di persona: non c'è alcun obbligo di pagamento per chi lo invia, ad esempio, tramite messaggi vocali sul cellulare.