Federica
ha diciassette anni, è cresciuta, senza padre, nell'albergo di Tirano, gestito
dalla madre. Una mamma indifferente, assente, sempre occupata nel lavoro,
lontana dai suoi bisogni, dai suoi interessi, dal suo desiderio di calore
umano, di parlare, di condividere la sua contentezza per un bel voto.
È
una bellissima giornata primaverile. Giorgio sta pedalando in montagna, la
vibrazione de cellulare nella tasca posteriore della maglietta Stelvio Mapei
interrompe il suo lento pedalare tra i
boschi della Valgerola: un invito a cena da parte della figlia in un rinomato ristorante vicino a Sondrio.
Da
quel momento la vita di Giorgio si trasformerà, le sue abitudini cambieranno,
il suo quotidiano vivere in solitudine nella grande casa di Morbegno sarà
vivacizzato dalla presenza della nipote Federica.
Una
convivenza piacevole, lunghi discorsi a tavola, durante e dopo cena, racconti
riguardanti l'enogastronomia valtellinese da parte di Giorgio, sogni nel
cassetto mai raccontati alla mamma da parte di Federica, ricordi di nonna
Domenica, prematuramente scomparsa lasciando Giorgio vedovo.
Per
Federica sarà la scoperta del profumo della famiglia, della bellezza di un
abbraccio, della dolcezza di un sorriso ma anche il piacere di confidarsi, di
raccontare la sua storia d'amore con Samuele.