
«Non una semplice guida turistica. Trama avvincente»
Riporto la pagina di Sabrina Ghelfi dedicata al mio romanzo "Valtellina in giallo" pubblicata su "la provincia di Sondrio" del 22 novembre 2025.

«Non una semplice guida turistica. Trama avvincente»
Pubblicato da poco il libro "Valtellina in giallo" Un omaggio di Renato Ciaponi alle bellezze del territorio «Valli, paesi e sentieri? Protagonisti con i personaggi» talamona Sabrina Ghelfi
"Valtellina in giallo" è il titolo dell'ultimo romanzo di Renato Ciaponi, un omaggio alla Valtellina meno conosciuta: quella delle valli laterali, scavate dai torrenti che scendono verso l'Adda, che per l'occasione si tin gono del giallo tipico non sola mente dei colori autunnali, ma anche di quello dei polizieschi, della narrativa di genere che non fatica a essere raccontata fra le lu ci e le ombre delle nostre Alpi. Ne abbiamo parlato con l'autore.
Quale urgenza, se c'è, l'ha spinta a scrivere il nuovo romanzo? Più che un'urgenza, il desiderio di raccontare ancora il nostro terri torio. Non solo ai turisti, ma anche a chi in Valle ci vive.
Quando lavoravo al Cfp chiedevo spesso agli al lievi: "Dov'è la Val Fabiolo? La Val di Rezzalo? La Val di Arigna?". Silenzio. Nomi sconosciuti a ragazzi di 16-18 anni cresciuti qui.
L'idea di scrivere qualcosa sui siti meno conosciuti della nostra provincia frullava in testa da tempo, no?
La spinta decisiva è arrivata rileggendo "L'avventura in Valtellina" di Mario Soldati, scritto quaranta anni fa. In un passaggio racconta così: «La scoperta delle valli laterali, e delle valli laterali alle laterali, e di quelle laterali alle laterali, una per ogni torrente, ruscello, ruscelletto». Negli ultimi anni, grazie alla bicicletta a pedalata as sistita, ho cominciato a entrarci davvero, in queste valli: paesaggi bellissimi, spesso intatti, colori straordinari in primavera e autunno, antiche case restaurate, piene di storia e di memoria con tadina, di cultura alpina. Sono luoghi dove la montagna sorprende ancora con il silenzio dei boschi, il rumore dell'acqua, un sentiero che all'improvviso si apre su un panorama inatteso. Ho pensato che sarebbe stato bello condividere queste emozioni, magari con gli stessi lettori che avevano apprezzato il mio precedente romanzo, Il nebbiolo fiorisce a maggio.
In uno scritto c'era la nostra storia alimentare, in un altro i luoghi che non si attraversano soltanto, ti chiedono di rallentare, fermarti, e alla fine ti entrano dentro. A piedi o in bicicletta, sono mete che meritano di essere raggiunte. A chi è rivolto?
A tutti, valtellinesi e non, a chi ama lasciarsi sorprendere dai luoghi e dalle emozioni che sanno dare, a chi ama la tranquillità, a chi vuole un' idea per una passeggiata ricca di fascino a piedi o in bicicletta, a chi vuole regalare un pezzo di Valtellina.
Una passione che lei ama raccontare da anni.
Scrivere per me è sempre stato un passatempo. Nel tempo ho collaborato con diverse riviste locali su temi di enogastronomia valtellinese e, da più di dieci anni, curo il blog ilgustodelgusto.it, diventato un punto di riferimento per chi ama i sapori e le storie della Valtellina. Da quindici anni sono in pensione, quindi il tempo non mi manca. Questo è il mio quinto romanzo. I miei libri, ormai esauriti nelle librerie, si possono richiedere nelle varie biblioteche dei paesi della provincia di Sondrio.
Per tornare all'ultima fatica letteraria, ha incontrato qualche difficoltà nella stesura?
Sì, temevo di scrivere qualcosa che potesse interessare solo agli appassionati di bicicletta e di montagna. Per evitare l'effetto "guida turistica" ho scelto di costruire una trama avvincente e misteriosa. È così che è nato un giallo, in cui valli, paesi e sentieri diventano protagonisti insieme ai personaggi. Per non sbagliare, però, prima della pubblicazione, ha stampato una decina di copie "di prova" distribuite a diversi lettori, per ricavarne critiche costruttive. Ho ricevuto molti suggerimenti utili per migliorare il romanzo, ma nel complesso la formula giallo/guida è piaciuta molto. Ringrazio tutti quelli che hanno collaborato come lettori, Giampiero Mazzoni, responsabile di Edizioni Progea, per il lavoro svolto come editore, e la Provincia di Sondrio per il patrocinio.