Tanta voglia di viaggiare e lavorare lontana da casa

01.01.2024

Quanti giovani valtellinesi hanno sognato di lasciare la nostra bella Valle per un territorio diverso, più ampio. Magari in un altro continente o addirittura in un altro emisfero?

Lei l'ha fatto.

L'ho conosciuta ad Albosaggia, alla manifestazione "Scargaàmuut" durante il convegno "l'agricoltura di montagna, dall'alpeggio ai canali di comunicazione…" e mi è piaciuta subito la sua voglia di raccontarsi, di trasmettere la sua soddisfazione per la scelta fatta.

Si chiama Elisa Parisi. Aveva 26 anni quando nel 2016 ha lasciato Albosaggia ed è partita per l'Australia con la valigia e uno zaino pieno di sogni, di aspettative, di speranze e naturalmente di tanto coraggio.

A Perth la aspettava una cugina, Rebecca. Si è fermata circa tre mesi per frequentare un corso di inglese e poi con un van del 1993 ha girato tutta l'Australia, da Perth a Darwin, da Darwin a Cairns, da Ingram a Sydney, poi Canberra, Melbourne a Adelaide per ritornare a Perth. Un viaggio durato tre mesi, condiviso con un ragazzo italiano. Un lungo viaggio, più di 20.000 Km, attraversando anche il Nullarbor, una zona arida, senza piante e quasi senza acqua con un'unica strada diritta per 1110 km.

Paesaggi bellissimi, esperienze uniche, diversi lavori svolti, agricoltura, ristorazione, pulizia di una nave. Lavori faticosi, che l'hanno fatta crescere anche se alcune difficoltà hanno disturbato il suo viaggio, come le due settimane dedicate alla raccolta dei mango quando il suo corpo ha avuto una reazione allergica "…come se fossi andata in mezzo a un campo di ortiche." o ancora "…l'aria condizionata nel van che non funzionava, quando eravamo nel deserto a 50°…"
Tanti ricordi piacevoli "… una giornata bellissima" ricorda " l'immersione con maschera e pinne (senza bombole) nell'oceano per vedere la megattera e il suo piccolo. Un'emozione unica: vedere un mammifero lungo 18 metri a pochi metri di distanza, sentire il suo canto sott'acqua… una cosa indescrivibile, solo in quel momento capisci quanto sei piccolino di fronte a tanta natura."

"E poi eccomi di nuovo a Perth, nuove esperienze lavorative in vari ristoranti per lo più italiani. Per restare un altro anno in Australia avevo necessità di completare i famosi 88 giorni di lavori agricoli. Io ne avevo pochi, solo due settimane dedicati alla raccolta di mango e una per la raccolta di peperoncini. Trovo lavoro in una famiglia italiana originaria di Verona, emigrata negli anni 70. Avevano più di 20 mila pecore e campi di grano e lì ho concluso i rimanenti giorni di lavori agricoli. Non solo, ho continuato anche per un altro anno."

Ma la voglia di viaggiare, cambiare, conoscere, fare altre nuove esperienze non è finita. Si riparte. Destinazione Nuova Zelanda. Come in Australia anche qui c'è la possibilità di avere sotto i 30 anni un visto vacanza/lavoro (il visto è per un anno me se lavori per 3 mesi in agricoltura puoi avere un rinnovo per altri tre mesi).

"Così ho comprato il biglietto e a dicembre 2019 sono arrivata nell' isola del sud a Makikihi. Mi aspettava Belinda, la migliore amica di mia cugina Rebecca, una ragazza che avevo conosciuto a Ingham. Gestisce il pub locale e ho subito iniziato a lavorare per lei. Siamo nel 2020 e il Covid arriva anche in Nuova Zelanda. Belinda mi ospita per tutto il lockdown e passo i tre mesi chiusa in casa con lei, il suo compagno Dan, il loro figlio Flynn e il cane Faith.

Il ritorno alla normalità lavorativa post Covid è difficile anche qui, soprattutto nella ristorazione, anche se i ristoranti hanno aperto subito con il take away per i primi mesi." 

Elisa percepisce insicurezza, il futuro lavorativo incerto. Così decide di tornare all'agricoltura un settore primario che obbligatoriamente deve continuare. 

Vivere e trovare lavoro in Nuova Zelanda è molto facile, c'è un altro modo di considerare il lavoro. La voglia di cambiare spesso occupazione non è considerata mancanza di volontà o inaffidabilità, ma come un valore aggiunto, come un'opportunità di crescita, di migliorare le proprie competenze. In particolare nel settore agricolo le offerte occupazionali sono tante, ci sono molti lavori manuali che la tecnologia non è ancora riuscita a sostituire. E la nostra Elisa non si lascia scappare una nuova opportunità lavorativa.

"…Trovo subito lavoro per tre mesi non lontano dal pub: svezzamento vitelli appena nati e poi in un'altra azienda assunta full-time per tutta la stagione della mungitura.
Sveglia alle 3.45 del mattino per iniziare la mungitura verso le 4. In tre dovevamo mungere 950 vacche due volte al giorno, in media 20 litri di latte al giorno per mucca con un picco di 23.000 litri. 

Tra le due quotidiane mungiture manutenzione delle strutture e spostamenti delle vacche nei vari pascoli. Una grande azienda dove gli animali sono monitorati tramite GPS, inserito sul collare. Così è possibile seguirne l'attività, l'alimentazione, il riposo, il momento esatto del calore per procedere all'inseminazione artificiale e di conseguenza il momento della nascita del vitello. Una grande esperienza nel settore zootecnico che mi ha permesso di raggiungere competenze specifiche riguardanti il ciclo annuale dell'allevamento dall'inseminazione artificiale alla gravidanza delle vacche, dalla nascita dei vitellini alla loro alimentazione."

Il 2022 è un anno importante per Elisa. Ottiene la residenza neozelandese e partecipa al corso per l'inseminazione artificiale delle vacche. Due settimane di corso inserite in un contesto lavorativo vero e proprio in quanto l'azienda che promuove il corso, presente su tutto il territorio nazionale, dà l'opportunità di intraprendere un apprendistato ed avere le competenze necessarie per gestire autonominate il processo nella stagione successiva in aziende associate all'azienda madre.

In questi sette anni nell'altro emisfero le esperienze di Elisa sono tantissime. Uno spirito libero che ogni tanto ha bisogno di qualche cosa di nuovo e allora zaino in spalla, bus, ostelli e treni. E via in un altro continente. Mi racconta un bellissimo viaggio durato due mesi in Asia, partita da Singapore, poi Malesia, Thailandia, Laos, Cambogia per finire in Vietnam.

E poi quando non si lavora c'è anche il tempo per spostarsi in città per assistere alle corse dei cavall, alle partite di rugby(alla fine di ogni partita i tifosi possono entrare nel campo e farsi fare gli autografi dai giocatori o qualche selfie) o fermarsi in qualche pub con gli amici.

"Anche se i rapporti di amicizia sono diversi rispetto all'Italia, qui le persone si spostano facilmente, da nord a sud o in altri paesi, non sai mai a priori se la conoscenza di qualcuno durerà per poche ore o anni. A volte sono persone di "passaggio". Mi piace ascoltare le loro storie, i motivi per i quali sono emigrati e confrontarli con la mia esperienza. Grazie alla tecnologia ci si sente, e alcune volte si riesce anche a trovare l'occasione di incontrarsi."

Siamo nel 2023, gli affetti familiari la richiamano per un periodo di vacanza nella sua Valtellina. Ma la bellezza dei paesaggi naturali, l'elevata qualità della vita della Nuova Zelanda, il lavorare all'aria aperta sono un forte richiamo. Lei ormai ha imparato ad apprezzare la tranquillità, la serenità, la mancanza di competizione, la facilità di cambiare e trovare lavoro.

Lei ama camminare in montagna, spostarsi in barca o con il kayak nel lago e fare attività all'aria aperta "È bello avventurarsi nei sentieri di montagna, verso qualche rifugio. Puoi incontrare qualcuno, scambiare due parole oppure sei sola. Tu e la natura. E allora il fascino di questa natura ti fa compagnia e non senti la solitudine. Il paesaggio è unico, le montagne diverse. Il suo sogno è percorrere a piedi tutta la Nuova Zelanda, 3000km fattibile in quattro mesi chiamato: Te Araroa.

E così dopo la vacanza in Italia eccola di nuovo in Nuova Zelanda. Naturalmente nuovo lavoro e in questo caso anche nuovo paese, molto più a sud rispetto a Makikihi, chiamato Clydevale. Lì, il suo ragazzo (ho dimenticato di dirvi che Elisa ha trovato anche l'amore) e la sua famiglia hanno una azienda con 5000 pecore.

Il nuovo lavoro è sempre nel settore agricolo." … siamo in due ragazze e ogni giorno andiamo in 8 stalle, per circa 5/6 settimane alla stessa ora, i proprietari ci fanno trovare le vacche in calore pronte per essere inseminate. Al pomeriggio se c'è da fare qualche lavoro con le pecore e gli agnelli, come separarli, fare le vaccinazioni, aiuto a casa il mio ragazzo e la sua famiglia in questi lavori." 

Un lavoro che terminerà alla fine dell'anno (l'intervista è stata fatta nel mese di dicembre tramite e-mail) perché la stagione delle inseminazioni va da ottobre a dicembre. "Da gennaio non so bene ancora cosa farò, non mi preoccupo, posso sempre andare a mungere per qualche azienda vicino a casa. In Nuova Zelanda il lavoro non manca, basta bussare a qualche porta e parlare con qualche vicino di casa…"

Ma noi speriamo che presto tu possa tornare in Valtellina per mettere a disposizione della nostra comunità le conoscenze e competenze raggiunte in questo lungo viaggio. Ciao Elisa, tanti auguri… noi ti aspettiamo.