Pronti a superare la loro fragilità 

25.03.2023

È partito da piazza Garibaldi il grande abbraccio ai promotori e ai ragazzi dell'albergo etico di Sondrio. Dietro alla fanfara degli Alpini di Sondrio, i ragazzi con la loro divisa, gli organizzatori che da diversi anni si sono impegnati per realizzare questo importante progetto e tante persone che hanno portato la loro testimonianza a chi ha voluto e creduto nella realizzazione di questa iniziativa. 

E poi tutti insieme, verso la sede dell'albergo etico dove  il 18 marzo ha visto l'inaugurazione del terzo importante traguardo del progetto: il nuovo bar dell'albergo etico.

Sì perché dopo la ristrutturazione della casa Padilla, la realizzazione del laboratorio di pasticceria con vendita dei prodotti freschi appena sfornati, i ragazzi dell'Albergo Etico si occuperanno anche del nuovo bar. 

"Tutte le mattine ci facciamo uno strudel…così per addolcirvi la giornata", dice il manifesto che pubblicizza l'iniziativa. 

Anche Walter Fumasoni all'inizio della cerimonia di inaugurazione ha invitato i tanti presenti a ritornare: "perché questo posto non è solo un bar, una pasticceria, dove si può mangiare e bere, ma esprime un nuovo modo di vedere la fragilità degli altri. Il disabile è perfetto come noi. Siamo noi, che dobbiamo cambiare il punto di vista. .

Dobbiamo spostarci e ogni giorno venire qui, dove le dolcezze sono sguardi e relazioni con i ragazzi che ci lavorano».

Seguito poi dalle parole di Anna Galli che dopo i ringraziamenti di rito ha con entusiasmo detto: " perché quando le fragilità di ognuno si incontrano fanno nascere le cose belle".

E le cose belle erano lì, tutti insieme, con la loro divisa, emozionati e sicuramente anche un po' agitati, nel preparare i caffè, nel muoversi con i vassoi delle tartine e dei pasticcini. .

Nei loro sguardi si vede la felicità e l'orgoglio di essere attivi, di essere protagonisti, la gioia di dimostrare le loro capacità derivanti da un percorso formativo durato 480 ore di lezioni teoriche e pratiche relative al sevizio di cucina, pasticceria e sala. Un percorso formativo che li ha anche aiutati a ad aumentare le motivazioni professionali, ad imparare ad essere autonomi, a lavorare in gruppo, ad aumentare la propria autostima.

Cosi per 7/ 8 mesi, una volta alla settimana un viaggio in autonomia da Sondrio a Sondalo per raggiungere la sede del Vallesana,  poi altri due giorni  alla settimana nella sede del PFP di Sondrio sotto la guida dello chef Sozzoni per apprendere le competenze base di un lavoro che potrà rappresentare il loro futuro. Per diversi di loro, poi, anche l'esperienza lavorativa nella pasticceria Freeabile dell'Albergo Etico di Sondrio sotto la guida del pasticcere Jorg Bianchini.

Una storia partita da lontano

La storia dell'albergo etico di Sondrio parte da lontano. Me la racconta Anna Galli socia dell'Impresa Sociale Buona Visione insieme al marito Michele Baldini e Walter Fumasoni rappresentante dell'Associazione Dappertutto, un'altra lunga storia di inclusione sociale da tempo presente in Valtellina. Anna e Michele sono due medici di base di Sondrio, una famiglia sempre attenta ai problemi sociali dei diversamente abili, aperta ad accoglienze di vario tipo, con una particolare esperienza di affidi familiari. 

 "Stavamo cercando" mi racconta "un luogo dove aprire il nostro ambulatorio e casualmente si è offerta la possibilità di questa casa che abbiamo acquistato anche perché con Walter avevamo già un'idea di fare esperienze di vicinanza magari solidale. Io dico sempre che certe cose nascono spesso da congiunzioni astrali, da trovarsi con le persone giuste al momento giusto. Così i giusti contatti di Walter con Alberto Etico Italia, la conoscenza di Jorg Bianchini, il papà di un ragazzo down che da anni stava cercando un luogo dove realizzare una pasticceria etica… insomma strade con persone ricche di esperienze diverse che si sono incrociate per costruire questi importante progetto. 

E oggi siamo arrivati qui. E oggi siamo arrivati qui. La casa ristrutturata, il laboratorio della pasticceria, il negozio con la vendita dei nostri prodotti, la partecipazione a vari mercatini, la vendita all'ingrosso ad altri punti vendita, e oggi l'apertura di caffetteria/pasticceria con la possibilità di sedersi."

Un locale ampio, con quindici tavoli e il pavimento in vetro che permette, mentre si beve un caffè e si gusta un pasticcino, di assistere al lavoro di Jorg e la sua brigata.

"Il prossimo step?" le chiedo.

Anna mi guarda, sorride, gli occhi dimostrano la grande soddisfazione per quello che è già stato realizzato, ma si capisce che la sua mente va già ad un futuro altrettanto produttivo e continua "pensiamo ad una cucina, di dare la possibilità ai nostri ragazzi di preparare anche piatti utilizzando la rete di produzioni agricole locali. 

Magari anche pochi prodotti ma selezionati, piatti realizzabili dai ragazzi. Perché è importante che le produzioni siano ben studiate, realizzabili dai ragazzi in base alle loro capacità e competenze, ai loro ruoli..

E poi l'ultimo step, l'utilizzazione delle 12 camere che in parte inizialmente diventeranno degli alloggi per i ragazzi e poi vedremo successivamente quello che si può fare. Un pezzetto alla volta.

La cosa bella di questo lungo progetto" continua "è la rete con Albergo Etico Italia, la possibilità dei nostri ragazzi di usufruire delle occasioni formative della struttura nazionale, vedere il loro interesse, il loro desiderio di partecipare alle occasioni formative, di crescere, di diventare autonomi. Diversi di loro sono stati in Val d' Aosta, a Asti. Una nostra ragazza, ha fatto sei mesi di stage finanziato dal PNR della Val d’ Aosta a Fenis, un altro ragazzo che è stato là adesso fa il cameriere a Bormio. Diversi di loro hanno già dimostrato di saper fare, di aver raggiunto anche uno stile particolare nel servizio.

Anna mi racconta un fatto successo alcuni giorni prima. L'arrivo di una zia di un ragazzo che entrata in pasticceria e vedendo il nipote lavorare dietro il banco si è commossa mettendosi a piangere.

"Ecco queste sono grandi soddisfazioni" continua Anna "poi certo, l'importante è anche stare in piedi perché non possiamo dimenticare che siamo un'impresa sociale senza fini di lucro…" 

Poi mi parla della collaborazione con il PFP con un progetto di formazione che ha coinvolto 10 ragazzi. Non solo formazione pratica e teorica di cucina e di pasticceria, ma anche miglioramento dell'autonomia, perché una volta alla settimana le lezioni erano a Sondalo ed allora il viaggio in treno e poi in pullman è  diventato un'occasione per migliorare  le loro capacità di .

 autonomia, di perseguire quelle dinamiche di gruppo che li portano ad essere uniti, ad aiutarsi. Mi mostra alcune foto di una chat che durante gli spostamenti era diventata lo strumento di super visione, messaggi e selfi di siamo a Tirano, siamo arrivati…. Ma anche selfi dove il sorriso è la testimonianza del loro orgoglio, della loro felicità di essere riusciti a raggiugere Sondalo in autonomia.

"Adesso abbiamo incominciato ad assumere." Continua a raccontare "Ci sono quattro ragazzi che si occupano della pasticceria, della produzione e della vendita. Non è facile perché per ognuno occorre trovare il ruolo preciso, il profilo giusto in base alle capacità. Vorremmo anche fare diventare questo posto un'isola formativa alberghiera, una struttura più elastica, che si crei un connubio con il PFP, un qual cosa che si mescoli con il mondo produttivo, non un'isola isolata. In quest'ottica abbiamo partecipato ai vari mercatini e parteciperemo il 23 e 24 marzo alla manifestazione "fare la cosa giusta"a Milano insieme ad Albergo Etico Italia.

Sarà un'altra occasione di crescita, di scambi, di imparare a muoversi, di migliorare la propria autostima. Ci piace pensare che i nostri ragazzi possano un giorno andare a lavorare in altre strutture e diventare lavoratori attivi e utili alla nostra comunità territoriale. E poi ci piacerebbe che anche qui, chi verrà a fare colazione, a fare merenda, venga non per un atto di solidarietà ma per un servizio che deve essere apprezzato per quello che è, per quel servizio che questa struttura è in grado di dare alla comunità sondriese."

Una mamma

Monica è la mamma di Maria Laura una ragazza di 26 anni conosciuta da tutti come Marilù. È una mamma contenta, orgogliosa del percorso della figlia. Le chiedo come vive questa esperienza.

 "Sicuramente una grande opportunità perché le persone fragili possono sperimentarsi in un ambiente lavorativo, mettersi un po' alla prova in vari contesti, anche lontano da casa, incontrare nuove persone."

Poi mi racconta il percorso formativo della figlia, dalla scuola dell'obbligo alla frequenza del liceo psicopedagogico. Cinque anni passati tranquillamente, in un contesto scolastico protetto, adeguato alla disabilità, un periodo scolastico passato con impegno, con entusiasmo ma soprattutto con la voglia di essere in classe, di partecipare alle lezioni, che hanno portato Maria Laura alla certificazione delle competenze finali.

"Sono seguiti alcuni tirocini di inserimento sociale" continua a raccontarmi Monica  " e poi nel 2019 abbiamo conosciuto l'Albergo Etico e considerato che Maria Laura ha sempre espresso il desiderio di lavorare in una realtà alberghiera soprattutto come aiuto cuoca o come pasticcera, abbiamo pensato che quella poteva essere sicuramente l'opportunità giusta per lei

Così in quell'anno è partita per Asti con una sua amica per frequentare un corso di aiutante di cucina per ragazze con disabilità organizzato da Albergo Etico Italia in collaborazione con la Scuola Alberghiere delle colline Astigiane. Un lungo percorso formativo che avrebbe dovuto durare due anni ma che a causa del covid si è interrotto ed è continuato da remoto. Un' esperienza comunque positiva che ha migliorato la sua autonomia, la sua autostima, ma sicuramente un po' riduttiva rispetto ad essere in presenza, avere la possibilità di socializzare, di conoscere nuove persone e di vivere realmente in un ambiente lavorativo alberghiero."

Ma il percorso formativo della nostra Maria Laura non finisce qui. Nel 2021, appena le restrizioni covid si sono annullate c'è una nuova opportunità formativa e così l'estate scorsa è ripartita per la Val d'Aosta, destinazione Fénis  per un mese di stage e poi un tirocinio di sei mesi nell'albergo etico di Fénis  

"Una bellissima esperienza, che ha vissuto con impegno perché Maria Laura ha un fortissimo senso del dovere. Un'esperienza che l'ha fatta crescere, che ha migliorato le sue competenze, che le ha dato coraggio e sempre più voglia di lavorare nella ristorazione. Piena soddisfazione per lei ma anche per i datori di lavoro che le hanno proposto altri sei mesi di tirocinio… ma lei ha preferito tornare in Valtellina per ritrovare i suoi amici, per continuare le sue passioni, l'hip-hop e il tango. E adesso spera di essere assunta dall'albergo etico di Sondrio.

I ragazzi


Si muovono inizialmente titubanti, poi sempre meo incerti nei movimenti, con i vassoi posti senza inclinazioni sulle loro mani, con la testa alta, il corpo diritto per offrire ai partecipanti le tartine e i dolcetti preparati nella pasticceria.

E poi eccoli con il microfono in mano a rispondere alle domande della giornalista Sara. Baldini. Alcuni più spigliati altri un po' più timidi, ma tutti orgogliosi di essere ascoltati, di poter raccontare le loro esperienze, le loro emozioni, la voglia d'essere li a lavorare nel bar pasticceria.

Le prime sono state loro, le due ragazze immortalate nel manifesto appeso all'esterno della pasticceria: Sara e Marilù.

Sara, dopo aver tagliato il nastro è pronta a raccontare la sua esperienza formativa, lontano da casa, un viaggio verso l'autonomia, un viaggio da sola verso Asti, e poi a Sondalo. 

Due esperienze significative per la crescita professionale per avere competenze e abilità lavorative nel settore alberghiero. e naturalmente per la sua autonomia. Il suo futuro è qui, nella pasticceria /bar dove già è operativa, ma anche nei nuovi alloggi della casa Padilla dove ha voglia di provare una vita in autonomia. 

Marilù è la ragazza con gli occhiali e il sorriso simpatico del manifesto. Poi quando la conosci ti accorgi che la fotografia esprime realmente il suo carattere, che la simpatia è una sua caratteristica e che dietro alle lenti degli occhiali i suoi occhi parlano, raccontano la sua curiosità, la voglia da farsi conoscere per quello che è: una ragazza felice.

Marilù racconta la sua esperienza di formazione lontano da casa, l'emozione nel servire Papa Francesco durante lo stage ad Asti, le sue passioni, l'hip-hop e il tango, il piacere di lavorare in una squadra affiatata.

Il microfono passa a Maria Chiara della Valmalenco. A lei piacciono tanto i dolci, le piace prepararli ma anche mangiarli. "Ma quando lavoro non li tocco" dice.

Maria Chiara è pronta a lasciare la Valmalenco, per tuffarsi in una nuova avventura: sarà una delle prime ragazze ad entrare in uno degli alloggi di housing sociale di Albergo Etico. Un passo sicuramente importante per il suo futuro.

E poi Luca, Matteo, Melissa, Michele, altre voci, tutti golosi. C'è chi preferisce il tiramisù, chi la cheesecake, chi i profiteroles, ma a tutti piace anche prepararli e anche stare dietro il banco di vendita "perché il contatto con il pubblico e molto bello." Raccontano della loro esperienza lavorativa, parlano di Jorg il loro pasticcere, con grande stima e ammirazione, raccontano gli insegnamenti ricevuti, l'aiutarsi a vicenda, il lavorare in squadra.

Tornano nel bar a riempire i vassoi di tartine, a muoversi tra le persone con i vassoi per offrire stuzzichini e pasticcini. 

In sottofondo la musica dei Depote, una canzone di Lucio Battisti:" … ma quante braccia ti hanno stretto, tu lo sai per diventar quel che sei … Tu eri chiaro e trasparente come me"


Giulia e Jorg

Sono loro i fari di questi ragazzi, sempre pronti ad aiutarli a vincere le loro insicurezze; a farli crescere professionalmente, a correggere i loro errori spesso sottovoce, per non mortificarli davanti ai clienti.

Giuia, grande esperienza nell' accoglienza alberghiera: figlia d' arte, nipote del grande Tato Sozzani. E lei che con pazienza ha cercato di renderli autonomi nel servizio di caffetteria, nelle vendite, nel servizio, capendo le loro attitudini e valorizzandoli in un lavoro di squadra che ha già cominciato a dare i suoi frutti.

Jorg, ha lasciato il lavoro di pasticcere in una grande azienda per dedicarsi a loro, riuscendo a trasmettere non solo le competenze necessarie per iniziare il lavoro di pasticcere, ma soprattutto la passione, l'amore per un lavoro che sicuramente continuerà nel loro percorso professionale portando grandi soddisfazioni. 

 "Non è stato facile" mi dice " ci sono stati alti e bassi ma ci siamo riusciti. Un primo traguardo che ovviamente ha ancora bisogno di tanto lavoro." 

Allora un augurio particolare per nuovi traguardi, per nuove soddisfazioni e … un invito ai sondriesi a regalare a questi ragazzi  la presenza per una colazione, per una merenda… perché qui in via Ragazzi del 99 al numero 11 non c'è solo la bontà e la dolcezza dei pasticcini appena sfornati ma anche la dolcezza di tanti sorrisi.

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